Giacomo Puccini — Che avvien

SCHAUNARD Che avvien? MIMÌ Apre gli occhi e sorride per rassicurare Rodolfo e Schaunard Nulla. Sto bene RODOLFO La adagia sul cuscino Zitta, per carità MIMÌ Sì, sì, perdona Ora sarò buona Musetta e Marcello entrano cautamente, Musetta porta un manicotto e Marcello una boccetta MUSETTA A Rodolfo Dorme? RODOLFO Avvicinandosi a Marcello Riposa MARCELLO Ho veduto il dottore! Verrà; gli ho fatto fretta Ecco il cordial Prende una lampada a spirito, la pone sulla tavola e l'accende MIMÌ Chi parla? MUSETTA Si avvicina a Mimì e le porge il manicotto Io, Musetta MIMÌ Aiutata da Musetta si rizza sul letto, e con gioia quasi infantile prende il manicotto Oh, come è bello e morbido! Non più Le mani allividite. Il tepore Le abbellirà... A Rodolfo Sei tu Che me lo doni? MUSETTA Pronta Sì MIMÌ Stende una mano a Rodolfo Tu, spensierato! Grazie. Ma costerà Rodolfo scoppia in pianto Piangi? Sto bene... Pianger così, perché? Mette le mani nel manicotto, si assopisce inclinando graziosamente la testa sul manicotto in atto di dormire Qui.. amor... sempre con te! Le mani... al caldo... e... dormire Silenzio RODOLFO Rassicurato nel vedere che Mimì si è addormentata, cautamente si allontana da essa e fatto un cenno agli altri di non far rumore, si avvicina a Marcello Che ha detto Il medico? MARCELLO Verrà MUSETTA Fa scaldare la medicina portata da Marcello sul fornello a spirito, e quasi inconsciamente mormora una preghiera Rodolfo, Marcello e Schaunard parlano assai sottovoce fra di loro; di tanto in tanto Rodolfo fa qualche passo verso il letto, sorvegliando Mimì, poi ritorna verso gli amici Madonna benedetta Fate la grazia a questa poveretta Che non debba morire Interrompendosi, a Marcello Qui ci vuole un riparo Perché la fiamma sventola Marcello si avvicina e mette un libro ritto sulla tavola formando paravento alla lampada Così Ripiglia la preghiera E che possa guarire Madonna santa, io sono Indegna di perdono Mentre invece Mimì È un angelo del cielo Mentre Musetta prega, Rodolfo le si è avvicinato RODOLFO Io spero ancora. Vi pare che sia Grave? MUSETTA Non credo SCHAUNARD Camminando sulla punta dei piedi va ad osservare Mimì, fa un gesto di dolore e ritorna presso Marcello Con voce strozzata Marcello, è spirata... Intanto Rodolfo si è avveduto che il sole della finestra della soffitta sta per battere sul volto di Mimì e cerca intorno come porvi riparo; Musetta se ne avvede e gli indica la sua mantiglia, sale su di una sedia e studia il modo di distenderla sulla finestra Marcello si avvicina a sua volta al letto e se ne scosta atterrito; intanto entra Colline che depone del danaro sulla tavola presso a Musetta COLLINE Musetta, a voi! Poi visto Rodolfo che solo non riesce a collocare la mantiglia corre ad aiutarlo chiedendogli di Mimì Come va?... RODOLFO Vedi?... È tranquilla Si volge verso Mimì, in quel mentre Musetta gli fa cenno che la medicina è pronta, scende dalla scranna, ma nell'accorrere presso Musetta si accorge dello strano contegno di Marcello e Schaunard Con voce strozzata dallo sgomento Che vuol dire Quell'andare e venire Quel guardarmi così... MARCELLO Non regge più, corre a Rodolfo e abbracciandolo con voce angosciata grida Coraggio ! RODOLFO Si precipita al letto di Mimi, la solleva e scotendola grida colla massima disperazione: Piangendo Mimì... Mimì!... Si getta sul corpo esanime di Mimì Musetta, spaventata corre al letto, getta un grido angoscioso, buttandosi ginocchioni e piangente ai piedi di Mimì dalla parte opposta di Rodolfo Schaunard si abbandona accasciato su di una sedia a sinistra della scena Colline va ai piedi del letto, rimanendo atterrito per la rapidità della catastrofe Marcello singhiozza, volgendo le spalle al proscenio


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