Quartetto Cetra — Se Fossi Giulio Verne

Se fossi Giulio Verne, con quel sottomarino Che sembra un delizioso, ottocentesco quartierino Starei da mattina a sera, beato, là in fondo al mare Snobbando barche a vela, motoscafi e grandi yacht Se fossi Giulio Verne, con quel sottomarino Fornito di poltrone, biblioteca ed un camino Starei lì ad aspettare sirene da conquistare Suonando un sacco l'organo, bevendo un po' di gin Da un gigantesco oblò Vedrei, senza tormenti Ragazze di anni venti Che si tuffano giù Se fossi Giulio Verne, mettendomi al timone Speronerei la barca del mio capo divisione Ed affonderei il veliero di qualche corsaro nero Portando poi sua figlia nel Nautilus con me Se fossi Giulio Verne, con quel sottomarino Lontano dalle spiagge e dai rumori e dal bagnino Vivrei la più bella estate, momenti straordinari E me ne andrei a ventimila leghe sotto i mari E me ne andrei a ventimila leghe sotto i mari E me ne andrei a ventimila leghe sotto i mari!


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