Ruggero Leoncavallo — Stridono lassù

Stridono lassù Liberamente lanciati a vol A vol come frecce, gli augel Disfidano le nubi e sol cocente E vanno, e vanno per le vie del ciel Lasciateli vagar per l'atmosfera Questi assetati d'azzurro e di splendor; Seguono anch'essai un sogno, una chimera E vanno, e vanno fra le nubi d'or Che incalzi il vento e latri la tempesta Con l'ali aperte san tutto sfidar; La pioggia, I lampi, nulla mai li arresta E vanno, e vanno, sugli abissi e il mar Vanno laggiù verso un paese strano Che sognan forse e che cercano invan Ma I boëmi del ciel seguon l'arcano Poter che il sospinge...e van... E van! e van! e van!


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