Strofa:
Sto seduto al bancone, la vita serve il solito
Se apro gli occhi sale il vomito, mi pare logico
Soliloquio, tra me e me, proiettato in testa come monitor
Schifo cronico!/
Ho una voce in testa che dice smettila
Un altra invece dice prendila
Lievita, nella mentre sto pensiero, "prendi la tua vita e convertila" come quando vuoi essere sincero, perdita/
Incolla le mani, ginocchia a terra come cristiani
Scaccia pensieri a credito, "Sorry, i don't have money!"
Per conoscere te stesso, cambierai te stesso
Sarai diverso dall'oggi al domani/
Tu non mi conosci, tu non sai chi sia
Ed è questo che mi rende famigliare
Ho visto pochi posti lontano da casa mia
Ma sono proprio quei posti che mi han fatto cambiare/
E ciao ciao arrivederci e ciao ciao
Prendo il primo volo e dopo ciao ciao
Chi scrive il vero non viene tanto ascoltato
Poiché la verità qui ha mancanza di significato/
E mentre mi muovo da fuori ma vivo dentro
Inizio ad apprezzare il suono del silenzio
Ma mentre la mia testa suona
Vorrei sentire almeno una parola, e spaccare questo specchio/
Ti sembro strano? Dimmi ti sembro strano?
Me si attacca a me tranne quando ho la paglia mano
Ti sembro strano? Dimmi ti sembro strano?
Ucciderò me per salvarmi dritto in testa mi sparo/
E dammi un deca fra per calmarmi sai che mi spetta
La rabbia non aspetta, gli altri pensieri affetta, son pur solitario come un asceta ma in compagnia di queste lame e questa seta/
Ritornello:
Guardami, guardami gli occhi quanto son neri
Nero come il colore di questi cieli
Credo, credi che gli altri son tutti veri
Meno dell'apparenza che in loro vedi/
Guardami, guardami gli occhi quanto son neri
Nero come il colore di questi cieli
Credo, credi che gli altri son tutti veri
Meno dell'apparenza che in loro vedi/
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